Ecodesign, arredare la propria casa con attenzione all’ambiente

Redazione

Per avere la casa dei propri sogni non basta acquistare una struttura con gli spazi adatti alle nostre esigenze, nel posto giusto e con la giusta distanza dai luoghi che maggiormente frequentiamo.

Una casa perfetta è anche e soprattutto una casa arredata con gusto, con i complementi d’arredo che rispecchiano il nostro gusto, i nostri desideri, la nostra personalità.

Country, eclettico, industriale, minimalista, shabby chic, provenzale, futuristico: sono tantissimi gli stili tra cui scegliere per soddisfare i propri gusti e riuscire a creare ambienti rilassanti e coinvolgenti, in cui sentirsi veramente a casa “propria”.

Tra i più apprezzati e diffusi c’è senza dubbio lo stile mediterraneo: i colori tipici marini come il blu, il bianco e l’ocra riescono a dare luminosità alle stanze, creando ambienti caldi ed accoglienti.

Per coloro che non amano i fronzoli, perfetto è lo stile minimal: pochi mobili, dalle linee semplici, tinte nette e chiare, l’essenza che prende il sopravvento sull’apparenza.

Ma se ci sta a cuore anche la salvaguardia dell’ambiente e la scelta di soluzioni che impattano il meno possibile sul nostro ecosistema?

La soluzione sta nell’ecodesign: l’arredamento perfetto, infatti, è bello e funzionale, ma strizza anche l’occhio alla natura e alla sostenibilità.

Nell’ecodesign l’obiettivo principale è la diminuzione dell’impatto ambientale causato da determinati materiali e sostanze chimiche, impiegati comunemente per arredare un’abitazione.

Chi sceglie di arredare in modo ecologico presta attenzione a tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto che finirà nell’arredo, a partire dall’approvvigionamento e impiego delle materie prime, che devono essere riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili e non tossiche.

Il materiale preferito è quindi il legno, ecosostenibile per antonomasia, ma che deve possedere certificazioni come la CFS e la PEFC, che garantiscono che il legno provenga da foreste gestite secondo i criteri di sostenibilità. Naturalmente per l’unione dei vari elementi si utilizzano colle prive di esalazioni nocive e preferibilmente si eseguono i trattamenti manualmente, usando olio e cere naturali.

Ampio spazio anche al bambù, che cresce molto velocemente, è resistente e allo stesso tempo versatile, e al cartone, un materiale di recupero e riciclo che ben si presta ai più svariati complementi d’arredo.

Grazie alle sue proprietà impermeabili e ignifughe, anche il sughero è molto utilizzato, principalmente sotto forma di pannelli per la realizzazione di isolanti o rivestimenti, ma anche per realizzare accessori e complementi d’arredo ecologico.

Nell’ambito dell’ecodesign ampio spazio trovano anche i progetti cosiddetti a “rifiuti zero”, cioè progetti che non determinano la produzione di rifiuti. Si tratta di un approccio al design che permette di creare oggetti riciclando elementi precedentemente scartati. 

Ma sono anche molti i complementi d’arredo che si possono ricavare da materiali ed oggetti vecchi, consumati, poveri: diventa una vera e propria arte ricavare oggetti di “design” da quelli che comunemente e sbrigativamente si definiscono “rifiuti”.

Naturalmente va prestata attenzione anche alle pareti, che vanno tinteggiate con vernici naturali, cioè pitture ecologiche a base d’acqua, inodori e totalmente prive di componenti nocivi e irritanti. Le pitture naturali sono prive di materia prima di origine petrolchimica, ma sono composte da elementi appunto naturali, con origine minerale, vegetale o animale. E, per chi preferisce evitare le pitture, in commercio esistono carte da parati senza PVC, ecosostenibili e lavabili senza problemi.

Ma una casa non sarà mai veramente “green” se non presterà grande attenzione anche al risparmio, per quanto riguarda il riscaldamento, l’illuminazione e il consumo di acqua.

L’illuminazione, in primis, può essere scelta tra le molte proposte di led di ultima generazione ma anche soluzioni con pannelli solari incorporati, per assicurare un buon risparmio energetico e il minor impatto ambientale possibile: perché abusare dell’energia elettrica quando si può sfruttare l’energia solare?

Una casa “intelligente”, dotata di un sistema di domotica, aiuta non poco: con un semplice comando, anche da remoto, si è sicuri di poter controllare e spegnere tutti i dispositivi elettrici collegati, senza mai rischiare di lasciare la luce di una stanza accesa per ore.

Molto si può fare anche sul fronte riscaldamento: un riscaldamento a pavimento, da posizionare sotto al parquet, contribuisce a minimizzare gli sprechi. Se poi si aggiungono tende e tappeti di tessuto pesante, si può ulteriormente ridurre la perdita di calore.

Per quanto riguarda i colori, nell’arredamento quelli predominanti sono quelli naturali e comprendono tutte le tonalità di marrone, bianco, giallo e verde. 

In definitiva, creare la propria casa seguendo i dettami dell’ecodesign non è cosa da poco: va fatta attenzione a tutti i più piccoli particolari, per assicurarsi che tutto venga fatto veramente nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosostenibilità. Ma ne vale la pena: vivere in armonia con la natura influisce positivamente sul benessere psicofisico, nella consapevolezza che nel proprio piccolo si è fatto qualcosa di concreto per non gravare sul già difficile equilibrio del nostro ecosistema martoriato dall’inquinamento e dallo sfruttamento massivo.

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