C’è un satellite naturale al di fuori del sistema solare

Redazione

Negli ultimi 30 anni sono stati scoperti più di 4.000 pianeti al di fuori del Sistema Solare.

Questi corpi celesti, chiamati esopianeti, includevano un’ampia varietà di oggetti come pianeti rocciosi, pianeti deformati o giganti gassosi.

Nonostante ciò, è stata fatta una sola scoperta di lune in orbita attorno ai pianeti. Questo era Kepler-1625 I, il candidato delle dimensioni di Nettuno rilevato nel 2017.

Ora gli scienziati della Columbia University hanno aggiunto all’elenco il secondo candidato satellite.

Finora gli astronomi hanno trovato più di 10.000 esopianeti candidati, ma gli esopianeti sono molto più impegnativi. Sono terra incognita“, ha affermato il professor David Kipping, autore principale dello studio.

Terra incognita è un termine utilizzato per le regioni che non sono mappate nella cartografia.

un satellite naturale al di fuori del sistema solare

Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Astronomy, il professor Kipping e colleghi hanno esaminato i giganti gassosi più freddi rilevati dal telescopio spaziale Kepler della NASA, che si è ritirato nel 2018.

Esaminando in profondità 70 pianeti, i ricercatori hanno finalmente individuato un possibile satellite in orbita attorno a Kepler-1708b, situato a circa 5.500 anni luce dalla Terra, in direzione delle costellazioni del Cigno e della Lira.

I dati mostrano che il corpo celeste, chiamato Kepler-1708b-i, è circa 2,6 volte più grande della Terra. Il suo pianeta ospite è leggermente più piccolo di Giove.

Gli astronomi studiano i pianeti freddi e gassosi negli studi sugli esatelliti. Perché nel Sistema Solare pianeti come la Terra hanno poche lune, mentre giganti gassosi come Giove e Saturno hanno più di cento lune.

Secondo i ricercatori, anche i due candidati esopianeti sono probabilmente fatti di gas. Si ipotizza che questi abbiano iniziato la loro vita a trasformarsi in un pianeta e poi siano stati trascinati nelle orbite di altri pianeti giganti.

Il professor Kipping ha riferito: “Se ci sono altre lune là fuori, probabilmente non sembreranno così mostruose. Saranno anche più difficili da rilevare“.

Avremo bisogno delle osservazioni di altri telescopi spaziali, come Hubble, per confermare la scoperta. Questo è un processo che può richiedere anni.

Fonte: L’Indipendente

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