Accumulo fotovoltaico che cosa comporta

Redazione

L’accumulo fotovoltaico che cosa comporta? Premettiamo che dobbiamo comunque cominciare a utilizzare l’energia che proviene da fonti alternative, da fonti rinnovabili, perché questo è il futuro e prima o poi ci arriveremo tutti.

In questo senso le possibilità che ci danno il mercato e la moderna tecnologia, sono molteplici. Si tratta, come ben si può capire, di energia pulita, con emissioni bassissime o nulle di agenti inquinanti. Il problema era ed è quello di comprendere se l’installazione di un sistema basato sulle energie rinnovabili sia anche conveniente da un punto di vista economico.

Lasciamo per ora stare l’energia eolica, le biomasse e quant’altro, tecnologie che prevedono ancora un approccio piuttosto farraginoso alla questione; parliamo invece di quella che è l’energia forse più facilmente catturabile, vale a dire quella della nostra stella di riferimento, il sole. Col passare del tempo si è capito che questa energia che proviene da circa 150 milioni di chilometri di distanza, non serve solo a illuminarci e a riscaldarci.

Essa può essere convertita, con un processo relativamente semplice, in energia elettrica. I ritorni negativi di questo processo di trasformazione sono pressoché nulli. L’unico vero problema è di ottimizzare il più possibile questa raccolta, in maniera che i costi della procedura siano facilmente ammortizzabili in poco tempo.

Si tratta quindi di utilizzare pannelli solari o altri elementi fotosensibili, che abbiano un altro grado di efficienza e che siano durevoli nel tempo. Oltre a questo devono essere affidabili e di buona qualità anche altri elementi dell’impianto, come ad esempio l’inverter e quant’altro. Se i costi non sono eccessivi e se l’impianto è ben fatto e garantisce una buona efficienza, siamo già a buon punto.

Accumulo fotovoltaico che cosa comporta

Accumulo fotovoltaico che cosa comporta

Fino a ora si era parlato di impianti fotovoltaici quasi esclusivamente in funzione del cosiddetto sistema dello scambio sul posto. Questa locuzione vuol dire sostanzialmente che buona parte dell’energia autoprodotta viene reimmessa nella rete, e quindi rivenduta al gestore di turno. Con l’accumulo fotovoltaico, cambia la filosofia. In buona sostanza si mantiene l’allaccio con la rete per l’ordinario consumo di energia, ma nel frattempo una quota parte di energia la produciamo anche noi, e la immagazziniamo in appositi accumulatori.

Tendiamo a utilizzare direttamente il più possibile questa energia accumulata nelle batterie, e quando ciò non è possibile, si passa automaticamente a usare l’energia elettrica della rete. Tutto questo avviene in maniera automatica, con processi che tendono a essere standardizzati, anche in funzione delle nostre esigenze e dei nostri consumi.

L’accumulo fotovoltaico sta diventando conveniente negli ultimi anni per una semplice motivazione: il costo degli accumulatori, prima pressoché proibitivo, ora sta scendendo drasticamente, e si prevede un’ulteriore discesa nei prossimi anni. D’altra parte anche gli accumulatori stessi stanno diventando più efficienti: vale a dire che tendono ad accumulare più energia da utilizzare e stanno diventando di dimensioni sempre più contenute.

Basta avere uno spazio relativamente piccolo a disposizione, magari in una soffitta, in una mansarda o in un terrazzo, e possiamo procedere al montaggio dell’impianto, col posizionamento corretto dei pannelli verso la fonte solare e l’installazione dell’elettronica e della cavetteria necessaria per il funzionamento. Praticamente, la corrente in uscita dai pannelli, dopo essere stata immagazzinata nelle batterie e convertita in corrente alternata a 220 volt 50 HZ, andrà ad alimentare direttamente le nostre utenze, con beneficio per il nostro portafoglio e per l’ambiente.

Con poche migliaia di euro abbiamo così provveduto alla costruzione di una fonte di energia autonoma e pulita. Il prezzo varia molto in considerazione del tipo di impianto che andiamo a costruire, ovviamente, soprattutto in funzione della potenza messa in campo e dei nostri consumi. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, per piccoli impianti da 3-6 Kw, normalmente i tempi di realizzazione non richiedono più di due o tre giorni.

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