La Corea avverte: Anche le fonti rinnovabili danneggiano l’ambiente

Redazione

Nel 2021, la Corea del Sud come quattordicesimo paese al mondo ha dichiarato un piano per raggiungere la neutralità climatica entro i prossimi 30 anni.

Tuttavia, la realtà ha dimostrato che anche le fonti energetiche più ecologiche possono avere un impatto negativo sul nostro ambiente.

Secondo alcuni coreani, i parchi eolici danneggiano la pesca e i pannelli solari provocano frane.

Un anno fa, la Corea del Sud ha annunciato un piano per costruire il parco eolico più grande del mondo per 43 miliardi di dollari.

Questa iniziativa fa parte del Green New Deal del presidente Moon Jae-in. Secondo le sue ipotesi, la Corea del Sud diventerà carbon neutral nel 2050.

La Corea avverte Anche le fonti rinnovabili danneggiano ambiente

A tale scopo sono supportate anche altre fonti di energia rinnovabile, come i pannelli solari. Tuttavia, la costruzione di nuove infrastrutture energetiche è fonte di preoccupazione per alcuni coreani.

A metà febbraio di quest’anno, oltre 250 pescatori della città di Mokpo, nel sud della penisola coreana, hanno protestato su barche contro la costruzione di parchi eolici sulla costa vicina.

Secondo il Korea Times, i manifestanti hanno accusato il governo di non condurre ricerche adeguate sull’impatto dei mulini a vento sull’ambiente.

A loro avviso, la costruzione di un così grande complesso di parchi eolici limiterà il loro spazio per la pesca. I manifestanti hanno definito la costruzione di 200 centrali eoliche nelle acque coreane un attacco ai loro mezzi di sussistenza.

Secondo il professor Park Ho-jeong dell’Università della Corea, le normative attuali danno molta libertà ai produttori di parchi eolici.

Invece di fare offerte per il diritto di costruire tali impianti sull’acqua, come nel caso degli Stati Uniti, le aziende si riservano la possibilità di costruire una centrale elettrica in un determinato luogo effettuando misurazioni.

A suo avviso, il governo sta cedendo troppo facilmente questo spazio nelle mani di investitori stranieri, invece di rallentare gli investimenti e consentire ai coreani di sviluppare capacità produttiva.

Secondo The Korea Times, i pannelli solari sollevano dubbi anche tra gli abitanti dei villaggi sudcoreani. Secondo l’analista citato, alcuni degli scavi per questo tipo di installazioni hanno portato a variazioni sfavorevoli del terreno.

In un Paese di montagna, tale intervento nell’area è associato al rischio di frane, già segnalato in Corea del Sud.

Tali proteste non sono ancora di massa, ma coinvolgono piuttosto espressioni di opposizione locali. In un paese dal forte carattere democratico e dall’attaccamento alla natura, tale resistenza sembra essere quella prevista.

Il governo sta cercando di rispondere alle richieste dei manifestanti dando loro la possibilità di partecipare agli investimenti, come nel caso dei pescatori e dei parchi eolici.

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