Eureka, ecco da dove deriva questa “felice” esclamazione

Redazione

La maggior parte di noi ha sentito per la prima volta la parola “Eureka” e l’ha immediatamente amata attraverso i fumetti di Topolino, ma questo termine ha una storia ben più lunga e “gloriosa”.

Esattamente si tratta della traslitterazione della voce gr. “héureka”, traducibile come ‘ho trovato’, prima persona singolare del perfetto di “heurískein”.

Oggi l’esclamazione è usata come sinonimo di “gioia” o di “evviva ce l’ho fatta!”, ma il termine in è tradizionalmente attribuito all’antico matematico siracusano Archimede, che sembra l’abbia proferita quando, entrando in una vasca da bagno e notando che il livello dell’acqua era salito, capì che il volume di acqua spostata doveva essere uguale al volume della parte del suo corpo immersa: una scoperta che cambiò per sempre la storia della fisica.

Eureka quindi viene spesso utilizzata per identificare un avvenimento importante, ovvero una nuova scoperta o una nuova invenzione.

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