Clima: sono i ghiacci sciolti in Antartide a raffreddare l’atmosfera terrestre

Redazione

I ghiacci sciolti dell’Antartide tendono a raffreddare l’atmosfera terrestre: l’ultimo studio statunitense

Che l’uomo stia dando delle spallate importanti al riscaldamento globale del clima sul nostro pianeta, sembra essere un dato assodato.

Nell’ansia di crescita economica, industriale, civile, politica e quant’altro, ci siamo dimenticati che intorno a noi c’è una natura e in mezzo ad essa ci siamo, tra gli altri, proprio noi.

Non è una condizione invidiabile la nostra, anche se, ad onor del vero, di crisi terribili l’umanità ne ha vissuta più di una.

Tuttavia ormai da qualche tempi i ghiacciai vanno sciogliendosi, le temperature medie tendono ad aumentare, e noi, piccoli non solo fisicamente ma anche nei nostri sogni, pare che non siamo in grado di prevedere correttamente, di progettare, di progettarci un futuro adeguato.

Insomma, siamo piccoli anche intellettualmente. Forse perché pensiamo molto al contingente, al qui ed ora, e molto meno alle generazioni future. Dall’altro lato non può non dirsi il fatto che, anche grazie alla rete, tutto è diventato un’esagerazione.

Gli acquazzoni sono diventati bombe d’acqua, i venti forti dei tornado, momenti di caldo diventano momenti torridi, periodi che non piove, siccità inenarrabili. Tutto è esagerato, perché, oggi più di ieri, la notizia se non contiene esagerazioni nel titolo e nei contenuti, stenta a passare.

In questo quadro forse è da considerare, in termini più strettamente scientifici, il danno causato dall’inquinamento atmosferico in relazione non solo alla salute dell’uomo, ma anche proprio all’aumento delle temperature.

Stiamo parlando del famoso effetto serra. Con tutta probabilità, oltre ai dati concernenti le temperature degli ultimi periodi, per avere un quadro più completo e complessivo, dovremmo rapportarci statisticamente a periodi più lunghi.

Anche per valutare la ciclicità dei periodi di riscaldamento e di raffreddamento, e quindi la naturalità dei medesimi, influenze nefaste dell’uomo a parte. Questi dati purtroppo non li possediamo, perché le rilevazioni statistiche sule temperature partono da periodi molto recenti.

E’ molto probabile che queste ciclicità siano dovute a fenomeni anche astronomici, come ad esempio l’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’orbita solare, nonché i periodi di maggiore attività energetica della nostra stella di riferimento.

Insomma, purtroppo le nostre conoscenze complessive sono tutt’ora abbastanza limitate, Ciò non toglie, peraltro, che abbiamo la possibilità di approfondirle col passare del tempo tramite strumenti e metodiche sempre più perfezionate. Ma ogni tanto giunge pure qualche buona notizia, per così dire, compensativa. Come se la natura stessa tendesse, almeno in parte ad auto-bilanciarsi.

In base ad un recente studio statunitense sugli effetti del riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacci farà salire da una parte il livello delle acque, ma dall’altra impedirà in qualche misura un eccessivo riscaldamento dell’atmosfera. Una parte consistente del calore sarà catturata dai mari.

La ricerca è stata pubblicata recentemente sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, ed è stata condotta da un gruppo di scienziati coordinati da Ben Bronsealer.

Dice lo scienziato: “Il riscaldamento dell’atmosfera non sarà così rapido come immaginavamo, lo stesso non si può dire per l’innalzamento del livello dei mari, che entro il 2.100 potrebbe essere superiore di circa 25 centimetri rispetto alle stime attuali. Le piogge tropicali si sposteranno sempre più verso l’emisfero settentrionale”.

In base alla ricerca gli odierni modelli climatici non descrivono in maniera esaustiva gli effetti dello scioglimento dei ghiacci dell’Antartide sul clima globale, ma soltanto le conseguenze sul livello dei mari. In verità lo studio riporta che l’acqua prodotta dallo scioglimento dei ghiacci si comporta come una specie di coperchio sui mari antartici, rallentando la liberazione di calore verso l’atmosfera.

Il nuovo modello elaborato dal gruppo di Bronsealer indica un cambiamento delle precipitazioni legato allo scioglimento dei ghiacci stessi dell’Antartide. Una sorta di grande compensazione naturale. Ma attenzione: l’uomo ci mette sempre del suo e comunque le previsioni non sono affatto ottimistiche.

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