Autolettura gas: come si legge il contatore e perché farlo

Redazione

L’autolettura del gas permette all’utente di capire in anticipo quale sarà l’ammontare della futura bolletta. Questo perché la bolletta effettivamente si basa sui consumi del gas, quindi alla quantità di materia prima che il cliente ha richiesto alla rete, misurata direttamente dal contatore. Ci sono poi varie situazioni in cui l’autolettura gas permette di pagare periodicamente per l’effettiva quantità di gas consumato, senza trovarsi con conguagli periodici eccessivamente elevati.

L’autolettura e il contatore elettronico
In varie zone d’Italia i gestori della fornitura di gas hanno sostituito i vecchi contatori, con modelli elettronici. Si tratta di grandi e moderni contatori bianchi, facili da riconoscere. Se si possiede un contatore di nuova generazione l’autolettura solitamente non è richiesta dal gestore; questo perché egli stesso può comunicare con il singolo contatore a distanza e ottenere periodicamente una lettura reale del consumo effettivamente avvenuto. In questo caso ciò che si paga in bolletta corrisponde direttamente al consumo effettuato. Può comunque essere utile leggere i numeri sul contatore, per confrontarli con quelli della precedente bolletta. Visto che solitamente le bollette si basano sul consumo di 2, o addirittura di 3, mesi, conoscere i propri consumi permette di prevedere l’arrivo di una bolletta particolarmente salata o decisamente bassa.

Autolettura gas come si legge il contatore e perche farlo

L’autolettura con i vecchi contatori
Diversa la questione dei vecchi contatori, per i quali deve essere un incaricato ad effettuare la lettura, verificando il numero presente sul display analogico. In Italia sono ancora molti gli utenti del gas che hanno questo tipo di contatori, di colore nero o bruno, con i numeri bianchi su fondo nero e il numero di serie ben in vista. Effettuare l’autolettura periodica di questi contatori permette di pagare sempre solo per ciò che si è effettivamente consumato, evitando conguagli decisamente molto alti o molto bassi. Si deve infatti comprendere che chi possiede questo tipo di contatore non paga regolarmente per i consumi, ma per i presunti tali. Quindi le bollette, o almeno la maggior parte di esse, sono dei semplici acconti. Cui segue inesorabilmente un conguaglio, correlato al consumo effettivo.

Come si invia l’autolettura
L’autolettura del contatore del gas si ottiene leggendo il numero indicato sul contatore, tralasciando i numeri dopo la virgola. Questa cifra andrà poi inviata al gestore, in modo che possa utilizzare il dato nel modo migliore e più tempestivo possibile. Solitamente in ogni bolletta è indicato il periodo di tempo utile entro il quale inviare l’autolettura: approfittarne per chi ha un vecchio contatore significa pagare bollette adeguate ai consumi reali. Per inviare il dato si può contattare il gestore telefonicamente, ma oggi sono numerosi i gestori che consentono di inviare la lettura anche tramite app o sul sito internet aziendale. È importante ricordare che è bene avere a disposizione il numero copiato dal contatore, oltre a una bolletta dell’utenza. Questo perché il codice presente su di essa aiuta l’operatore a identificare il singolo utente, in modo da poter inserire l’autolettura nella corretta posizione. Chi ha un vecchio contatore può effettuare l’autolettura anche ogni mese; solitamente però è sufficiente effettuarla ogni 2-3 mesi.

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